La mia amica B.F, che - sebbene mi abbia dato autorizzazione
a pubblicare fatti che riguardano le sue marachelle - tenderò a proteggere con
le sole iniziali, è una assoluta
innovatrice in materia di “distrazioni dalla noia della vita”.
B.F è diventata mamma da poco e sta vivendo un momento di
totale stato di grazia in cui sta
imparando a conoscere la sua piccola amandola come solo una mamma sa amare la
sua creatura. La sua creatività è, per il momento, solo in stand by ma una
volta che avrà preso ritmo e misure tornerà a livelli elevatissimi di fantasia
e genio puro.
Ci sono tante cose di B.F che vanno raccontate. Lei, va
raccontata. L’ho conosciuta più o meno 5 anni fa, trapiantata a Milano dalla terronia con tutte le meraviglie che il profondo
sud si porta al nord. Solare, accogliente, generosa e genuina, con quel bel
viso mediterraneo, le tette grosse e il corpo pieno. Stupenda. Adesso poi,
allattando, ha quelle tette ancora più grosse e quella faccia bella bella, da
mamma felice.
Abbiamo litigato
praticamente subito, eh come no. Una terrona verace che si difende contro
l’indifferenza milanese versus una rhodense ostinata e un po’ tamarra. Puoi togliere la ragazza da Rho ma non Rho
dalla ragazza. Ci siamo odiate e prese a parole. Più e più volte. Non ci
siamo parlate per settimane, nessuna delle due mollava. Per poi tornare unite, capendo che il volersi bene prescinde dalle
diversità. Di carattere e di regione. Che poi tutte le mie amiche terrone,
che sono tra le più care che ho, mi dicono che sono una milanese anomala.
Tra le cose più geniali che la mente di B.F ha partorito,
prima di partorire la sua meravigliosa bambina, c’è Carla. Carla è la sua amica immaginaria a cui confida segreti inconfessabili e
verità scomode. Carla sa tutto dei suoi amori platonici, dei commessi dei
negozi e degli avventori delle caffetterie che lei vorrebbe conquistare. Carla
è un’amica fedele e silenziosa, ascolta attentamente elargendo consigli
preziosi senza giudicare. E’ l’amica perfetta, l’incarnazione del diario
segreto. L’unico, trascurabilissimo,
problema, è che Carla è suo marito. Si, proprio lui.
A proposito del suo paziente marito, Carla, B.F mi ha
raccontato che una volta ha cercato di tendergli una trappola per riuscire a
coglierlo in flagrante. Ha creato su
google un account finto con nome e cognome della ex fidanzata di lui.
Quella storica. Quella che i tuoi suoceri, all’inizio della vostra storia, ti
chiamano con il suo nome. Ebbene, crea questo account, si inventa di un
trasloco al lavoro e scrive a lui, Carla, con tanto di numero di telefono dopo,
ovviamente, aver comprato un sim card. Lui risponde evasivo all’e-mail. Lei
inizia a martellarlo di sms. Un giorno sono in tram, B.F e Carla. Lei lo chiama
con la sim card farlocca. Lui prende il telefono, la guarda, non risponde,
scrive frettolosamente un messaggio: “Non posso”. Lei si svela, lui si infuria,
B.F rischia di perdere l’amicizia incondizionata di Carla. Ma fanno pace e figliano. Happy end.
Se avessi anche solo pensato a una cosa del genere, mio marito mi avrebbe mandato i suoi amici
avvocati sotto casa. Carla è diversa, è molto più tollerante. E B.F è il
mio genio del male preferito.
Speriamo inventi prestissimo qualcosa di nuovo.