Giorno 4, sera, uno yogurt magro e un frutto.
Ebbene sì. Sono a dieta. Dopo due mesi di vacanza a sfondarmi di vermentino e birra mi
sentivo effettivamente un po’ gonfia. E’ bastata una foto al parco a darmi il colpo di grazia: un picnic
con le bambine, uno scatto dal cellulare di mia sorella ed eccomi lì, obesa.
E non mi sono neppure arrampicata sugli
specchi pensando fosse la foto, la posizione, l’inquadratura, blablabla. Quella
panza alcolica lì si vedeva proprio bene, nessuna scusa.
E poi, l’abbronzatura che se ne va, i capelli che cadono, l’apatia
settembrina, l’autunno imminente, le mie cose, la bambina con la tosse e sto
cavolo. Insomma, un disastro. Vado a
recuperare una vecchia bilancia imboscata non so dove con gatti di polvere alti
come grattacieli. Per intenderci. Neppure
in gravidanza mi pesavo. Lo faceva la ginecologa, sulla sua bilancia, ogni
mese. Con buona pace mia e sua: solo 7
chili in tutto. Ma io lo so il perché. La verità è che per nove mesi ho smesso
di alcolizzarmi e quindi mi sono sgonfiata. I 7 chili non erano proprio reali. E poi ho vomitato per due mesi. Ecco.
In più, subito dopo aver partorito, di chili ne ho persi
addirittura 9, neanche 7. Lo stress, l’allattamento, la partenza in salita, l’affaticamento,
il poco sonno. Tre mesi dopo il parto
ero davvero magrissima.
Dicevo, dopo aver spolverato al bilancia ci sono salita e il
peso non mi sembrava poi così allucinante.
In fondo ho nuotato tanto, ho fatto un sacco di camminate, sono corsa dietro a
Con Con deambulante. Poi tata Ju Ju mi comunica, con mio grande orrore, che
quella bilancia pesa almeno 3 kg di meno. Ok, no panic. Recupero un’altra
bilancia da sotto il letto. Ancora più gatti. E’ senza pila. Ne trovo una, la
inserisco, salgo sulla bilancia trattenendo il fiato. Oh Oh. Neanche fossi al nono mese. Oh Oh.
Basta scuse, devo mettermi a dieta. Grazie al cavolo, non ho
più 20 anni che tanto qualsiasi cosa mangi o bevi sei lo stesso gnocca. Ne ho il doppio. E non gioco più a
pallavolo, non mi alleno più tutti i giorni. Ehm, non mi alleno proprio. E’ solo che non sono pratica di diete e
che l’unica che ho fatto me l’aveva data mia mamma, il genio, quando per l’immobilità
forzata, causa intervento ai legamenti del ginocchio, mi ero un po’
appesantita.
E’ la DDU, in maggionese, Dieta Delle Uova, meglio conosciuta come Dieta Plank che però sembra non sia il nome del medico che l’ha
inventata. In sostanza è un regime
iperproteico molto rigido dove, se non lo sei già, diventi una gallina per
la quantità di uova sode ingerite. Promette
di far perdere 9 kg in due settimane. Quando l’avevo fatta ne avevo persi
7. Sono motivata. E poi ho tenuto duro di brutto per insegnare a mia figlia
Costanza, ariete ascendente leone con
luna in leone, a dormire da sola. Dopo settimane di pianti strazianti
adesso è un soldatino. Quindi ce la posso fare.
Sono al quarto giorno, me ne mancano altri 10. L’intervallo tra pranzo e cena senza
merenda mi fa venire i crampi allo stomaco. E stasera ho solo uno yogurt
con un frutto. Porchimmondo. Mia sorella mi ha attaccato la sinusite, sono
tutta intasata e ho un mal di testa fotonico. Ma mi sento più sgonfia, la
pancia alcolica è già rientrata e l’immagine
di quella foto del picnic al parco continua a tormentarmi. Sembro mia zia.
E poi stamattina sono salita sulla bilancia. Ho rimosso il peso iniziale ma è
cambiato il primo numero quindi tutto ok. Si va avanti. Dopo tutto mia figlia si chiama Costanza mica per caso.
DDU aiutami tu.
Vado a vedere Beautiful. Sally Spectra è morta da tempo ma magari vedere Brooke
Logan tutta botulinizzata e, soprattutto, single, mi fa sentire gnocca.