Grenadine:
in barca a vela sulla scia di Jack Sparrow
Il
mare, egocentrico protagonista di una dimensione fuori dal tempo. L’odore
speziato dei venti alisei. I colori, i suoni, i profumi e i sapori di una
natura selvaggia e illibata. Veleggiando in un arcipelago da sogno in compagnia
delle scorribande dei pirati. Ma solo per fiction.
Gore Verbinsky, il regista della fortunata saga “I pirati dei caraibi”, ha dovuto
faticare non poco prima di riuscire a trovare la location perfetta per il suo
set. Ci voleva proprio qualcosa che evocasse una vera ricerca del tesoro dei
pirati, lande deserte, poco costruite, paesaggi incontaminati, scorci di mare e
natura allo stato puro. E non importa se il set non fosse stato allestito
veramente nel Mar dei Caraibi. Tanto vale tutto, giù a Hollywood. E poi,
d’improvviso, l’immaginario prende forma e l‘idea originaria trova
corrispondenza in un arcipelago a Nord di Grenada, quello delle grenadine.
Mare
calmo e vento in poppa.
La vacanza ideale per un tour delle Grenadine è una crociera in barca a vela: il tiepido mare
cristallino è sempre calmo e il vento è costante, carezzevole, lungimirante. Lo
speziato odore degli Alisei è dappertutto mentre il tepore del sole mitiga
l’umidità del clima tropicale. E poi i suoni, i rumori, le nenie della natura
soffiate incessantemente dalla brezza. L’atmosfera che si respira è incantata.
Una mezzaluna da sogno che si estende dalla Martinica a Grenada
racchiudendo paesaggi quasi surreali e un fascino titanico e assoluto.
Da
Saint Vincent a Palm Island nuotando nelle acque irreali di Tobago Cays.
L’imbarco è a
Saint Vincent, capitale delle Grenadine. Dopo aver fatto cambusa ed aver
stretto la mano ai compagni d’avventura lo skipper è pronto per la prima tappa:
Admirality Bay, sull’isola di Bequia. Ci si arriva in un’ora e mezza
circa quando il sole sta già quasi tramontando lasciando spazio a colori e
suoni della notte. Un’accoglienza caraibica con il tamburellio che giunge dai
bar in stile coloniale pronti ad offrire cocktail festanti agli avventori. Un’eco
risonante amplificata dallo specchio marino e che a sua volta si mescola al
naturale fruscio di quello stesso specchio marino. Nella penombra
dell’imbrunire si scorgono le barche, costruite secondo la vecchia tradizione
artigianale, che lambiscono il limite tra spiaggia e mare.
Ci si ferma in rada per la notte per poi ripartire alla
volta di Mustique, l’isola dei vip.
Una breve sosta alla ricerca della villa Di Mick Jagger, un bagno ristoratore e
uno spuntino a base di frutta tropicale. Poi si prosegue, due ore e mezza di
navigazione e si approda nel paradiso perduto, Canouan. La sensazione di “Sturm
und Drang” nello stomaco è immediata. Il paesaggio è arido, selvaggio,
seducente. A solo un’ora di navigazione c’è lo strepitoso e spettacolare
fondale di Tobago Cays, 4 isolotti deserti
che fanno parte di una riserva naturale tra le più belle al mondo dove si può
nuotare tra coralli, pesci colorati e sfumature che vanno dal verde smeraldo al
blu cobalto passando per un indimenticabile turchese.
Le ultime due tappe prevedono una sosta a Union - dove si ritorna un po’ alla
realtà per l’atmosfera cosmopolita di cittadina portuale fatta di traffici,
commercio e attrazioni per i visitatori - e una sosta a Palm Island dove ci si rituffa nell’incredulità per la
straordinaria bellezza di un paesaggio che sembra costruito davvero per un set
cinematografico: sabbia finissima, mare a perdita d’occhio, cinguettio di
uccelli tropicali e profumo di meraviglia.
Shopping,
gastronomia e attrattive.
Non c’è da preoccuparsi se ci si vede raggiungere, nel
bel mezzo della trasparenza del mare, da un’imbarcazione locale che ospita al
suo interno i “caribi”, gli indigeni
del luogo che hanno sacchi di iuta pieni di monili. E’ vero che i pirati
esistono ancora ma solo per fiction. Quelli reali, protagonisti di episodi di
delinquenza, soprattutto a scopo estorsivo, sono lontani qualche miglia dal
paradiso delle Grenadine. E allora via libera alla contrattazione per
assicurarsi, con una manciata di dollari caraibici, un braccialetto artigianale,
un pendente di corallo o una collanina di noce di cocco.
Un potpourri di influssi africani, indiani e francesi
caratterizzano la cucina locale: il
melting pot è servito. Il piatto nazionale è l'oildown, una pietanza cotta nel latte di cocco ma anche le aragoste
fresche, acquistate di buon mattino e consumate nel “pozzetto” della barca sono
un’esperienza culinaria da rêverie proustiana. Non mancano i caratteristici
ristoranti con tavoli sulla spiaggia che offrono una cucina per palati fini,
degna dei migliori gourmet.
Per
i più esigenti, che amano il connubio tra relax, mare, sole e buona cucina
senza disdegnare la curiosità per la storia e la consuetudine, a Bequia esiste
un museo dedicato alla caccia alle
balene che era una delle attività tradizionali dell’isola. Sono esposti
tutti gli strumenti e le attrezzature che sono state conservati. Interessanti
anche i mercati locali dove un
tripudio di colori, sapori, profumi e rumori sommessi accoglie il visitatore
inebriato nei sensi e immerso in un caotico e ozioso straniamento fuori dal
tempo.
Infine,
per gli amanti dello sport, nell’isola di Canouan esiste un golf resort, nominato tra i 50 top di
tutto il mondo, che offre al turista il contrasto tra il lussuoso comfort della
struttura e la natura selvaggia dell’ambiente circostante.
E
chissà mai che facendo snorkeling tra i coralli, alzando la testa per prendere
fiato, ci si possa imbattere in Jack Sparrow in persona, così come quando il
sogno è mistificazione della realtà.
Informazioni
Il
periodo migliore per recarsi alle Grenadine va da Gennaio a Maggio. I documenti
richiesti sono il passaporto, necessario, con validità residua di almeno sei
mesi e il biglietto di ritorno e il Visto di ingresso, richiesto però solo per
soggiorni superiori a 90 giorni. La lingua ufficiale è l’inglese anche se viene
parlato il creolo-inglese e la moneta corrente il dollaro caraibico.
Come arrivare
Milano
- Fort de France - Saint Vincent
Partenza dall'Italia con volo di linea Air France.
Arrivo e proseguimento con volo privato per Saint Vincent. Imbarco.
Dove
mangiare
Bequia:
Frangipani Restaurant, Admiralty Bay. Posizionato direttamente
sul mare offre specialità ai frutti di mare e cibo con influssi indiani.
Mustique:
Basil’s Bar. Aperto tutto l’anno per colazione, pranzo
e cena. Costruito sulla spiaggia con canne di bambù è immerso in un’atmosfera
rilassante e offre drink, snack e cibo di ottima qualità.
Canouan: Hill Top Restaurant & Bar. Piatti caraibici e una grande varietà
di cocktail preparati e serviti da staff altamente qualificato. Il vino è
importato da Francia, Italia e Usa.
Union:
Lambi’s Restaurant. Tra novembre e maggio vengono serviti tre
diversi buffet per colazione, pranzo e cena con una selezione di oltre 50
piatti tra pesce fresco, aragoste, gamberi e vari tipi di carne. Da gustare a
ritmo di limbo!
Per
concedersi una notte da favola fuori bordo.
Palm
Island Resort: la struttura occupa interamente l’isola,
un rifugio idilliaco e super esclusivo per godersi la tranquillità della natura
e il comfort del super lusso.
Per
gli amanti del golf.
Canouan:
Raffles Resort. 5 stelle lusso, servizi moderni, un centro
fitness e un campo da golf adiacente con camere che hanno una vista mozzafiato
fronte mare. Trattamento di gran classe in un’atmosfera di privacy e relax.
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