Ci sono nomi, cose, persone, animali, fatti, avvenimenti,
situazioni, dire, fare, baciare, lettera e testamento che creano, talvolta, un
fortissimo senso di avversione. C’è per esempio chi non sopporta il
fastidiosissimo stridere della forchetta
sul piatto. O del gesso sulla
lavagna. O dell’evidenziatore sul
foglio di carta. C’è chi odia le suocere
invadenti, gli enfants terribles,
le mamme che per pulire la faccia sporca
del bambino si inumidiscono il dito con la saliva, le cognate sguaiate o le zie
logorroiche. Poi ci sono i “modi di fare” insopportabili tipo urlare al telefono in treno, mangiare con la bocca aperta, non
lavarsi le mani dopo essere andati alla toilette, non rispettare la fila in
posta, mettersi le mani nel naso al
semaforo, passarsi un dito sulle labbra per sfogliare la pagina di una
rivista.
Bisognerebbe elaborare una tabella, barrare con una “X” gli item che creano maggiore irritabilità, incrociare i risultati ottenuti e installare un chip sottopelle che, con un segnale codificato, avvisa qualche minuto prima di una situazione “di pericolo”.
Prima di brevettare questo ambizioso progetto che potrebbe proiettarmi nell’olimpo dei super cervelloni che neanche Archimede Pitagorico, è necessario stilare - omettendo sia l’ordine alfabetico che la classifica in ordine decrescente - un vademecum personale delle idiosincrasie.
Black List
1. In casa
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Addormentarmi con l’armadio aperto
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Addormentarmi con l’ora della sveglia digitale
illuminata
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Dormire con qualcuno addosso
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Dormire nel lettone con più di una sorella
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Accorgermi che Susy Capezzolo non ha rimesso il
sacchetto nuovo sul cestino dei rifiuti
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Vedere i rifiuti nel cestino senza sacchetto
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Il lavandino della cucina con il mucchietto di
piatti impilati
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Lo zucchero che si incrosta nella tazzina del
caffè
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Il telecomando sparito tra i cuscini del divano
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Il ricevitore MySky che si impalla
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La televisione troppo alta
2. En plein air
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Il telefono scarico
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La SIM ricaricabile con meno di 5 euro di
traffico
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La macchina in riserva
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La macchina parcheggiata davanti al passo
carraio dove devo entrare
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Guidare la macchina
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I semafori gialli
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Qualcuno che prima di te si ferma al semaforo
giallo quando tu hai appena accelerato per non perderlo
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Camminare su una strada dove c’è un cantiere e
si procede in fila indiana e c’è qualcuno davanti talmente lento da fare
inumidire di latte le ginocchia
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Il rumore del cantiere mentre qualcuno ti chiama
al telefono
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Andare in bici sul marciapiede per evitare il
pavè con le vecchie che ti urlano dietro: “Và a cà a fa rusti' el lacc!”
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Schiacciare inavvertitamente la cacca di qualche
cane il cui padrone si è dimenticato di pulire soprattutto se si indossa un
paio di sneakers
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Andare a fare la spesa e dimenticare
puntualmente i sacchetti riciclabili
3. Al supermercato
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La commessa del banco gastronomia che taglia il
prosciutto crudo “non sottile” nonostante le sia stato specificato, o con
troppo grasso
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Fare pazientemente la coda al banco gastronomia
per poi accorgerti che ci voleva il ticket
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Le casse che sembra abbiano una coda più
accessibile ma che poi per la legge di murphy sono le più lente
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Quelli che sono in coda appena prima di te e che
fino all’ultimo non ti lasciano spazio sul nastro
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Quelli che sono in coda prima di te e che al
momento di pagare si sono dimenticati qualcosa e bloccano la cassa
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Quelli che sono in coda prima di te e che al
momento di pagare tirano fuori le monetine del salvadanaio rotto prima della
spesa
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Quelli che sono in coda prima di te e che ci
mettono un secolo a insacchettare i loro acquisti
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Quando finalmente tocca a te la carta dello
scontrino è esaurita e da sostituire!
4. In palestra
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Quando entri in spogliatoio e il posto dove ti
cambi di solito è occupato
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Quando entri in spogliatoio e davanti al tuo
armadietto ci sono dieci adolescenti urlanti
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Quando finalmente esci dallo spogliatoio
liberandoti dall’inquinamento acustico e tutti i tapisroulant sono prenotati
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Quando finalmente un tapisroulant si è liberato,
imposti programma, inizi l’esercizio, metti le cuffie dell’ipod e qualcuno
viene a salutarti
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Quando scendi dal tapirulant e torni in
spogliatoio e apprendi con orrore che la tua solita doccia è occupata
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Quando dopo una lunga attesa la doccia
prediletta si libera e prendendo lo shampo ti accorgi che si è rovesciato
completamente dentro la borsa
5. Atteggiamenti, luoghi, persone, stati
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Trattenere la pipì quando scappa fortissimo
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Essere svegliati traumaticamente dal telefono o
dal campanello
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Andare a comprare i pasticcini da “Sissy”
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I luoghi lunghi e stretti e troppo affollati, tipo la pasticceria "Sissy"
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Gli ascensori
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Susy Capezzolo che apre la mia bottiglia d’acqua
vergine per bersela senza chiedere il permesso
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Susy Capezzolo
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La vicina di casa che insulta il marito sul
pianerottolo
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Quelli che arrivano in ritardo anche dopo il
tollerato quarto d’ora accademico
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Gli indecisi cronici
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Gli incoerenti cronici
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Le amiche che ti chiamano esordendo: “certo che
se non mi faccio sentire io…”
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Quelli che delegano tutto quanto a te perché
pensano che lavorare da freelance equivalga a non fare niente
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Quelli che si improvvisano psicologi e hanno
sempre una soluzione freudiana per una frase che hai detto
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Quelli che urlano
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Quelli che ti squadrano da capo a piedi
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Lo smalto sminchiato
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Le mani non curate
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La ricrescita dei colpi di sole
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Quelli che ti parlano troppo vicini
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Quelli che ti toccano in continuazione e che non
rispettano il tuo spazio vitale
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Quelli che sbattono la bocca quando mangiano la
cicca
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Quelli che hanno la bavetta ai lati della bocca
Se, come si dice, è vero che nel corso degli anni si
acuiscono non solo i difetti ma anche tutte le idiosincrasie, data la mia
lunghissima black list (oltre ai miei infiniti difetti), non passerò certamente una vecchiaia serena! Tra tutti “i fastidi”
ordinatamente elencati posso tollerare, facendo training autogeno e respirando
profondamente, quasi tutto, ma ci sono
due cose che mi fanno proprio impazzire e di cui non ho il controllo: trattenere la pipì quando mi scappa
fortissimo (e tutte le mie amiche e le mie sorelle che hanno assistito a pipì
fatte tra due macchine in pieno giorno e scene simili sanno perfettamente di
che cosa sto parlando) e essere
svegliata traumaticamente dal telefono o dal campanello. Che io abbia
davvero bisogno degli psicologi improvvisati che hanno sempre una spiegazione
freudiana?
Carino sapere che c'è anche qualcun altro che ama scrivere. Mi fai venire voglia di riprendere. Brava Ale. Simpatica e brava. Tony G
RispondiEliminaE perchè mai non dovresti?? Dai dai apri un blog! Io ti seguo sicuramente!!! Grazie e un bacione Tony G.!!!
Eliminahttp://orsogrigio4.blogspot.it/
EliminaE' fermo da un annetto...
Ora lo leggo e poi mi prometti che lo aggiorni!!!!
Eliminaaahahah ahahah ahahahah
RispondiEliminaAle mi fai troppo ridere! Io, nella sezione al supermercato, aggiungerei: andare al supermercato e anche fare la spesa, per sicurezza.
A.
E no..i radical chic no!!
RispondiElimina