Adoro ascoltare
storie romantiche. Tutta colpa dello Sturm
und Drang. E forse anche un po’ della mia professoressa di lettere del
liceo. Quando in classe leggevamo “La
morte di Ermengarda” dell’Adelchi manzoniano o “Ultimo canto di Saffo” di Leopardi il mio cuore scoppiava di
infinita pietas per quelle letterarie eroine romantiche che morivano d’amore. Assoluto. Titanismo. Struggente tensione
verso l’inafferrabile infinito. Mi sudano le dita sui tasti solo a
pensarci. Per non parlare poi dei vari Wordsworth,
Coleridge, Shelley e, soprattutto, John
Keats, puro nostalgico della perfezione classica. La sua “Ode on a Grecian Urn” mi ha fatta
piangere più dell’ultima puntata di Lady Oscar. E poi “la Zattera della Medusa” del pittore romantico francese Théodore Géricault. Quando l’ho rivista
al Louvre in un recente viaggio parigino sono rimasta imbambolata per dieci
minuti davanti al dipinto con la mia amica Barbara Ceni che mi guardava come
fossi una pazza.
Adoro invitare a cena
coppie di amici. Tutta colpa del romanticismo.
E forse anche un po’ della mia passione
per la cucina. Il punto è che quando le coppie di amici accettano l’invito
sono ignari dei due tranelli di cui
saranno vittime. Il primo è l’essere
cavie dei miei esperimenti culinari che prevedono mix di sapori e di
colori. Il secondo è l’essere
interrogati sul primo incontro e sulla nascita della loro storia d’amore.
Non si scappa.
Una domenica sera ho invitato una mia carissima amica con il
marito. Era la prima volta che venivano
a cena e si sono salvati da esperimenti estremi solo perché lei aspetta un
bambino. Non me la sono sentita di esagerare. Dopo gli antipasti la trappola è scattata. Era arrivato il
momento. “Come vi siete conosciuti? Quando avete deciso di sposarvi? Mi
raccontate la vostra storia?” Mio marito li ha ammoniti. “Parlate il meno
possibile se non volete essere pubblicati sul blog”. Hanno parlato.
Ha iniziato lei a immergersi nel ricordo. Aveva 13 anni quando lui, di un anno più grande,
l’ha vista per la prima volta. Erano
in un grande parcheggio e stavano
partendo per un torneo di pallavolo. C’erano diverse squadre, maschili e
femminili e lui, tra tutte le ragazze, aveva
notato quel faccino furbo e bellissimo. Ha continuato lui, confessando,
confessandomi che in quel momento il suo unico pensiero è stato “io la sposerò”. Si sono incontrati altre volte, hanno avuto
altre storie. Ma lui è rimasto sempre segretamente innamorato di lei.
Anni dopo, lei ha
iniziato a vederlo in una maniera diversa. Sono usciti, hanno guardato un
film e bevuto una coca cola. Poi si sono
dati il primo bacio. Anzi, lui le ha rubato il primo bacio. Il rapporto è
cresciuto, lui le ha svelato di amarla
da sempre, dal momento in cui, una quindicina di anni prima, l’aveva vista con una tuta di lana blu e bianca in
quel parcheggio. Lei lo ha abbracciato, lo ha guardato in quei suoi occhi
intensi e sinceri e ha capito che sarebbe stato l’uomo della sua vita.
Una sera, lei torna
da un viaggio di lavoro in Polonia. Che non è la Polacchia, intendiamoci.
Scende dall’aereo e chiama lui che le
dice di raggiungerlo in un posto. Lei è stanchissima, si è alzata presto, è
demoralizzata perché il lavoro è faticoso e poco appagante e ha solo voglia di
andare a dormire. Ma lui insiste e lei
lo asseconda. Segue le indicazioni e si trova in un grande spiazzo. Parcheggia
e scende dall’auto. Lui la vede da
lontano e, lentamente, le va incontro. Sono uno davanti all’altra. Poi lui si inginocchia e le porge una
scatolina. Quella scatolina. Contiene un anello. E con la voce rotta dall’emozione
le chiede di sposarlo. Sono in quel
parcheggio. Nel loro parcheggio.
Dove lui l’ha vista per la prima volta e si è innamorato di lei.
Lei ha pianto, in quel momento. Io avevo la candela al naso e gli occhi umidi, dopo aver esaudito
la mia curiosità sul loro amore. Ora aspettano un bambino ma non vogliono sapere
il sesso. Si chiama fagiolo. E sarà un bambino fortunato. Io invece, da oggi in
poi, temo che non avrò mai più ospiti a cena.
Che meraviglia... Bello!
RispondiEliminaTony G
Grazie Tony G! Attento che un giorno racconterò anche la tua!!!!
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