Lo ammetto. Quando un gatto nero attraversa la strada prima che io passi, faccio inversione. A piedi, in bici, in motorino e in macchina. Ma ho solo questa piccola superstizione. Anzi no. Anche quando rompo uno specchio raccolgo i vetri e vado a buttarli nel fiume. E poi quando passa un gruppo di suore tocco impercettibilmente qualcuno che mi passa di fianco e recito mentalmente “tua suora non ricevo”. E incrocio anche le dita o cerco di toccare ferro quando passa un’ ambulanza. Ah si, non passo sotto una scala o un ponteggio, mi prende come un prurito strano, una specie di orticaria che, nonostante il cartello “pedoni a sinistra”, mi fa andare a destra. E poi, ma giuro che è l’ultima cosa, non prendo mai il sale a tavola se me lo porgono direttamente. Si, forse sono un pochettino superstiziosa. Ma chi non lo è? Ecco il florilegio delle mie superstizioni e tutti i trucchetti per aggirare l’ostacolo.
Il gatto nero
Sei in macchina e stai
guidando assorta nei tuoi pensieri. Stai andando in ufficio, in palestra,
dal dentista, a un colloquio di lavoro o a una cena tra amici. Ed eccolo lì. Un gatto nero, con passi felpati,
attraversa la strada, esattamente
davanti a te. Ti desti immediatamente, lo scorgi come un’immagine rapida e
improvvisa. Oh porca miseria. E ora? Accosti e pensi alle possibili soluzioni.
Primo: fare inversione e cambiare strada.
Secondo: aspettare con le quattro frecce
in doppia fila che qualcuno passi prima di te. Terzo: passare comunque e fare gli scongiuri che si traducono in un’azione
che prevede di fare le corna, fingere di sputarsi sulle dita, e gettare le
suddette corna dietro di te, in direzione del percorso del gatto, per sette
volte.
Le suore
Stai camminando
per andare verso quel negozio super cool in fondo alla strada. Non vedi l’ora
di comprarti quel sandalo che hai visto in vetrina. Un gruppo di suore ti passa accanto sorridendoti. Ricambi il
sorriso a denti stretti e cerchi di individuare qualcuno a cui “passare la
suora”. Ecco, c’è un ragazzo con l’aria da Nerd che sta venendo verso di te. Bisogna agire. Lo urti, in modo
apparentemente casuale e gli chiedi scusa. E poi, come in un fumetto, compare
la nuvoletta del pensiero “tua suora non
ricevo”.
Scale e ponteggi
Hai finalmente comprato il sandalo e passato la suora. La tua giornata sarà bellissima. E
invece no, tornando sulla strada di casa c’è
un ponteggio che ostacola il passaggio. C’è un cartello, “pedoni a
sinistra”. No no no. Assolutamente no. La via è trafficata, passano
continuamente macchine e scooter. Ma tu
non puoi andare a sinistra e passare sotto il ponteggio. Sfidi la sorte e
vai a destra. Sei salva.
“Cinquecentogiallanonricevo”
E’ una vecchia superstizione degli anni ’80 quando ancora circolava la vecchia Cinquecento che
ora è un gioiellino da collezionisti. Ma se il colore era giallo allora erano guai. Portava sfiga. E quindi si passava,
recitando la formula, e incrociando le dita
Lo specchio rotto
Sette anni di
disgrazie. Questa l’infausta predizione per chi, inavvertitamente, rompe uno specchio. La soluzione è solo
una. Gettare i vetri rotti nell’acqua
corrente. Non vale l’acqua del cesso quando si tira lo sciacquone, è solo
un comodo escamotage. L’ideale è avere
un fiume o un torrente vicino a casa.
Il sale in tavola
Mai passarselo di
mano in mano. Il sale deve essere posato sul tavolo e, in un secondo tempo,
preso. Non so quale sia la sfiga correlata ma meglio non saperlo.
In tredici a tavola
Che il 13 sia un
numero sfortunato è una leggenda. Sono nata proprio il 13, sotto una buona
stella. E poi il tredici è proprio un bel numero. Ha un bel suono. Ma mai sedersi a tavola in tredici.
Piuttosto uno sta in piedi. O si invita qualcuno, a caso, per fare il
quattordicesimo.
Regalare scarpe
Care ragazze, qualcuna di voi ci resterà male e farà di
tutto per non crederci. Ma pare che
regalare scarpe al partner o farsele regalare sia di malaugurio. Avete
presente a quante meraviglie ho dovuto rinunciare per questa odiosa
superstizione?
Il viola a teatro
E’ una tradizione
prettamente teatrale che, per estensione, ha additato il colore viola sugli abiti come mena rogna. Anche ai
matrimoni si tende ad evitarlo. Però, ci piace.
Lo spazzolino giallo
E’ una superstizione che ho appreso recentemente al gate
d’imbarco per Parigi. La mia compagna di viaggio ha acquistato da un
distributore automatico uno spazzolino.
Il caso ha voluto fosse giallo. Mi ha chiesto un parere e abbiamo fatto una
seconda prova. Ancora giallo. Lo
abbiamo lasciato lì. Volevamo arrivare sane e salve. Non si sa mai.
Aprire l’ombrello in casa
Credo che il funesto presagio, aprendo un ombrello in casa, sia solamente legato al meteo.
Quindi se avete un matrimonio o un altro evento simile in vista non fatelo!!!
E a proposito di matrimoni, esiste tutta una serie di superstizioni, scongiuri e auspici per il
giorno più bello. E visto che ho due matrimoni importanti nei prossimi due
mesi, ne parleremo!
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