mercoledì 26 settembre 2012

The importance of being HAIR STYLIST


Andare da un hair stylist di fiducia, per una femmina, è fondamentale come scegliere il dentista o il ginecologo. E’ un fatto puramente concettuale, quando esci dal salone di bellezza devi sentirti rassicurata, fiduciosa, con l’autostima alle stelle e gnocca. Avere una testa decente equivale a sfoggiare un bel sorriso alla Durbans, a sapere che il Pap test è negativo, ad avere la consapevolezza di essere sana.

Avevo un hair stylist di fiducia, Marcello. Il salone era proprio accanto a casa dei miei, comodo. Lui era un vero artista, uno scultore dei capelli, un genio. Mi mettevo letteralmente nelle sue mani lasciando che liberasse il suo tocco creativo. E ogni volta uscivo dal salone fighissima. Tanto da illudermi che tutti mi guardassero perché ero fantastica e non perché avevo la faccia sporca o il baffo trascurato. Mi sono fatta delle gran vasche Milano-Rho solo per andare da lui, Marcello, il genio. Un giorno la brutta notizia, Marcello torna nella sua Napoli. Mi lascia sola. Credo di aver portato il lutto per settimane e di essermi fatta tagliare i capelli almeno 10 volte in un mese prima che partisse. Per fare il pieno e tollerare più a lungo l’astinenza.

E adesso? Nessuno sarà mai come lui. Vado a tentativi. Ho i capelli corti e l’assenza di Marcello è ancora più drammatica. Provo da Tony and Guy. L’hair stylist che ho scelto me li taglia bene ma c’è qualcosa che non mi convince. Non mi sento a mio agio, mi manca Marcello. Ci vado due volte e poi insieme a mia sorella compro un coupon su Groupon. Aiuto. L’esperienza si rivela positiva ma a quel punto decido di far crescere i capelli e per la spuntatina trimestrale basta anche un coiffeur qualunque.

Poi inizia il dramma della brizzolatura incipiente. Sul capello castano scuro gli odiosi fili canuti si vedono di brutto. Devo diventare biondiccia. Piano piano. Devo farlo assolutamente e subito. Il problema è che sono in Valle di Ledro e non sono certa dell’esistenza di un parrucchiere, figuriamoci di un salone come si deve. E invece c’è. Mi butto. Colpi di luce. Il risultato non è male ma l’hair stylist di fiducia in Val di Ledro non è propriamente comodo. Niente panico.

Tre mesi dopo tento la carta del coiffeur sotto casa. Michelle. Mi fa i colpi di sole e mi sfila il taglio. Esco praticamente bionda ma sto abbastanza bene. Dopo altri tre mesi e la brizzolatura in crescita vado a rifare il colore. Esco rossastra con i colpi di sole sotto ancora biondi. Non ci siamo. Rimando a quando tornerò dal mare. E dal mare torno con una chioma leonina e ingestibile. Bisogna tagliare. Non da Michelle.

Mi consulto con le mie amiche ricce, Giulia e Daniela. Mi danno due dritte preziose ma io ho bisogno di trovare la mia identità, il mio salone, il mio nuovo Marcello. Un martedì all’ora di pranzo mi trovo per caso nei dintorni di Piazza Oberdan. E mi viene in mente Winters, quello di Groupon. Butto dentro la testa, leonina, per vedere se c’è posto subito. Daniel mi accoglie con un sorriso e io mi sciolgo i capelli così si rende conto. Ha la compiacenza di rimanere con il sorriso. Non c’è posto subito ma dopo mezz’ora. Ci siamo, è fatta.

Mi siedo. Daniel si consulta con un altro Hair Stylist, Damiano. La mia chioma leonina e brizzolata è sotto i loro occhi esperti. Parlano tra loro e procedono. Daniel si scusa, ha un impegno importante, deve andare e mi lascia nelle mani di Damiano. Lo lascio fare. Cerco di distrarmi, mi bevo un caffettino e giocherello con l’Ipad, guardo i voli per Ibiza, ci sono i closing party questo week-end. In tre ore e mezza, con maestria e abilità, Damiano spazza via la Zazzera Leon e mi crea una testa spettacolare con un taglio asimmetrico, una base biondo scura e gli shatush. Divino. Marcello sarà sempre nel mio cuore. Ma ho finalmente trovato ed eletto il mio nuovo Hair Stylist!

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