lunedì 4 marzo 2013

Intelligenza globale



Mi sono sempre interrogata - forse perché volevo allenarmi a essere intelligente - sul concetto di intelligenza globale. E’ vero è vero, esistono dei test specifici per misurare il quoziente intellettivo. Quelle robe lì di logica, i disegnini, i conticini, le parole mancanti eccetera eccetera che dimostrano quanto il sillogismo aristoteliano sia stato applicato. Però con intelligenza globale, nella mia personale concezione, non c’è alcun riferimento alla misurazione del Q.I. I miei studi sul tema, negli anni, mi hanno fatta arrivare a una conclusione ben diversa.

Che esistano diversi tipi di intelligenza è risaputo. Qualcuno, credo, ha addirittura catalogato le “intelligenze” numerandole fino a 7. La più nobile è proprio quella che si misura con i disegnini e i conticini, quella che delinea il pensiero deduttivo e la capacità di arrivare senza intoppi alla soluzione. Il problem solving. Ma a me questa spiegazione dei cognitivisti non basta affatto. Nelle mie continue osservazioni sulle persone e sulla natura umana ho capito cose ben diverse.

Si si, faccio outing una volta per tutte. Ogni volta che esco con qualcuno per un aperitivo, una pizza, una serata o un the pomeridiano, osservo, studio e prendo appunti. Da quando lavoro da freelance poi è ancora peggio. Poter gestire il mio tempo mi ha regalato l’opportunità non solo di dedicarmi a tutto ciò che, lavorando dieci ore in ufficio, non si può fare, ma, soprattutto, di poter mettere in pratica la mia mission di studio – freelance -  del genere umano.

Non stupitevi quindi se, dopo questo outing pubblico, vi sarete resi conto che nel corso di quelle ore d’aria parlo pochissimo, non parlo per nulla di me stessa, ascolto, e faccio mille domandine mirate, qua e là. Non c’è malafede, non c’è un vero e proprio disegno preordinato. La ricchezza dello scambio e dello stare insieme è la cosa più importante ed è la molla. E’ che non posso proprio farne a meno, sono nata così, devo, necessariamente, approfondire. E approfondire per me significa parlare poco e ascoltare con attenzione ciò che il mio interlocutore mi sta dicendo. Poi, di default, ho il mio identikit.

Le mie amiche, quelle che mi conoscono bene perché mi sono lasciata conoscere, dicono con sicurezza che ho una capacità innata di capire le persone. Di intuire al volo la personalità di ognuno e di essere in grado di dispormi nella giusta maniera a seconda della persona che ho davanti. Ettecredo. Anni e anni di esercizio. In realtà non è così. Non ho né la presunzione né l’intelligenza né gli strumenti necessari per poter psicanalizzare chi ho di fronte. Ho solamente una gran voglia di capire. Una gran voglia di finire il mio puzzle complicatissimo inserendo il tassello mancante per avere – finalmente - la mia idea di intelligenza globale.

Le conclusioni a cui sono arrivata - seppur modestissime se commisurate al mio modestissimo QI – sono realmente sconvolgenti. C’è sempre qualcosa che distrugge le mie farneticanti idealizzazioni. Qualcosa che smentisce un identikit che credevo archiviato. Qualcosa che smonta il mio percorso di certezze. Ho capito chiaramente che tutte le intelligenze, anche le più brillanti e le più ostentate, hanno un difetto. C’è chi ha una capacità di ragionamento deduttivo che neanche Einstein ma che poi cade nell’arrovellarsi in discorsi totalmente ottusi solo per presa di posizione. C’è chi dimostra di capire al volo i concetti ma subito dopo scivola su un’ istintività indomabile e altre pecche caratteriali che portano a guastare lo splendido risultato cui era giunto. C’è chi ha brillanti intuizioni ma non riesce a comunicarle per un difetto congenito di intelligenza interpersonale. E c’è chi sceglie il low profile celando la vera intelligenza per potersi mettere alla pari di chiunque senza trasudare superiorità ma che poi si smaschera banalmente e nel modo peggiore trattando  quel chiunque come fosse inferiore.

Difficilissimo trovare l’intelligenza globale perfetta. C’è sempre qualcosa che ne limita la portata. Ogni volta però rimango fortemente disillusa. Quando credo di aver finalmente trovato il mio prototipo ideale di intelligenza globale, un attimo dopo vengo smentita. E devo ricominciare la mia ricerca da capo. C’è qualcuno che si avvicina alla definizione del mio personale concetto. Ma sono solo sulle dita di una sola mano. E tutti, più o meno, imperfetti. 

2 commenti:

  1. Forse non c'entra, però... http://scaruffi.com/phi/syn120.html

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    1. Molte belle femmine che si reputano veramente intelligenti potrebbero non essere assolutamente d'accordo ma credo sia del tutto veritiero!!!

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