domenica 18 marzo 2012

Idiosincrasia



Ci sono nomi, cose, persone, animali, fatti, avvenimenti, situazioni, dire, fare, baciare, lettera e testamento che creano, talvolta, un fortissimo senso di avversione. C’è per esempio chi non sopporta il fastidiosissimo stridere della forchetta sul piatto. O del gesso sulla lavagna. O dell’evidenziatore sul foglio di carta. C’è chi odia le suocere invadenti, gli enfants terribles, le mamme che per pulire la faccia sporca del bambino si inumidiscono il dito con la saliva, le cognate sguaiate o le zie logorroiche. Poi ci sono i “modi di fare” insopportabili tipo urlare al telefono in treno, mangiare con la bocca aperta, non lavarsi le mani dopo essere andati alla toilette, non rispettare la fila in posta, mettersi le mani nel naso al semaforo, passarsi un dito sulle labbra per sfogliare la pagina di una rivista.

Bisognerebbe elaborare una tabella, barrare con una “X” gli item che creano maggiore irritabilità, incrociare i risultati ottenuti e installare un chip sottopelle che, con un segnale codificato, avvisa qualche minuto prima di una situazione “di pericolo”.

Prima di brevettare questo ambizioso progetto che potrebbe proiettarmi nell’olimpo dei super cervelloni che neanche Archimede Pitagorico, è necessario stilare - omettendo sia l’ordine alfabetico che la classifica in ordine decrescente - un vademecum personale delle idiosincrasie.

Black List

1.       In casa

·         Addormentarmi con l’armadio aperto
·         Addormentarmi con l’ora della sveglia digitale illuminata
·         Dormire con qualcuno addosso
·         Dormire nel lettone con più di una sorella
·         Accorgermi che Susy Capezzolo non ha rimesso il sacchetto nuovo sul cestino dei rifiuti
·         Vedere i rifiuti nel cestino senza sacchetto
·         Il lavandino della cucina con il mucchietto di piatti impilati
·         Lo zucchero che si incrosta nella tazzina del caffè
·         Il telecomando sparito tra i cuscini del divano
·         Il ricevitore MySky che si impalla
·         La televisione troppo alta

2.       En plein air

·         Il telefono scarico
·         La SIM ricaricabile con meno di 5 euro di traffico
·         La macchina in riserva
·         La macchina parcheggiata davanti al passo carraio dove devo entrare
·         Guidare la macchina
·         I semafori gialli
·         Qualcuno che prima di te si ferma al semaforo giallo quando tu hai appena accelerato per non perderlo
·         Camminare su una strada dove c’è un cantiere e si procede in fila indiana e c’è qualcuno davanti talmente lento da fare inumidire di latte le ginocchia
·         Il rumore del cantiere mentre qualcuno ti chiama al telefono
·         Andare in bici sul marciapiede per evitare il pavè con le vecchie che ti urlano dietro: “Và a cà a fa rusti' el lacc!”
·         Schiacciare inavvertitamente la cacca di qualche cane il cui padrone si è dimenticato di pulire soprattutto se si indossa un paio di sneakers
·         Andare a fare la spesa e dimenticare puntualmente i sacchetti riciclabili

3.       Al supermercato

·         La commessa del banco gastronomia che taglia il prosciutto crudo “non sottile” nonostante le sia stato specificato, o con troppo grasso
·         Fare pazientemente la coda al banco gastronomia per poi accorgerti che ci voleva il ticket
·         Le casse che sembra abbiano una coda più accessibile ma che poi per la legge di murphy sono le più lente
·         Quelli che sono in coda appena prima di te e che fino all’ultimo non ti lasciano spazio sul nastro
·         Quelli che sono in coda prima di te e che al momento di pagare si sono dimenticati qualcosa e bloccano la cassa
·         Quelli che sono in coda prima di te e che al momento di pagare tirano fuori le monetine del salvadanaio rotto prima della spesa
·         Quelli che sono in coda prima di te e che ci mettono un secolo a insacchettare i loro acquisti
·         Quando finalmente tocca a te la carta dello scontrino è esaurita e da sostituire!

4.       In palestra

·         Quando entri in spogliatoio e il posto dove ti cambi di solito è occupato
·         Quando entri in spogliatoio e davanti al tuo armadietto ci sono dieci adolescenti urlanti
·         Quando finalmente esci dallo spogliatoio liberandoti dall’inquinamento acustico e tutti i tapisroulant sono prenotati
·         Quando finalmente un tapisroulant si è liberato, imposti programma, inizi l’esercizio, metti le cuffie dell’ipod e qualcuno viene a salutarti
·         Quando scendi dal tapirulant e torni in spogliatoio e apprendi con orrore che la tua solita doccia è occupata
·         Quando dopo una lunga attesa la doccia prediletta si libera e prendendo lo shampo ti accorgi che si è rovesciato completamente dentro la borsa

5.       Atteggiamenti, luoghi, persone, stati

·         Trattenere la pipì quando scappa fortissimo
·         Essere svegliati traumaticamente dal telefono o dal campanello
·         Andare a comprare i pasticcini da “Sissy”
·         I luoghi lunghi e stretti e troppo affollati, tipo la pasticceria "Sissy"
·         Gli ascensori
·         Susy Capezzolo che alle 8 del mattino a gennaio apre tutte le finestre per cambiare aria
·         Susy Capezzolo che apre la mia bottiglia d’acqua vergine per bersela senza chiedere il permesso
·         Susy Capezzolo
·         La vicina di casa che insulta il marito sul pianerottolo
·         Quelli che arrivano in ritardo anche dopo il tollerato quarto d’ora accademico
·         Gli indecisi cronici
·         Gli incoerenti cronici
·         Le amiche che ti chiamano esordendo: “certo che se non mi faccio sentire io…”
·         Quelli che delegano tutto quanto a te perché pensano che lavorare da freelance equivalga a non fare niente
·         Quelli che si improvvisano psicologi e hanno sempre una soluzione freudiana per una frase che hai detto
·         I radical chic e gli status symbol addicted
·         Quelli che urlano
·         Quelli che ti squadrano da capo a piedi
·         Lo smalto sminchiato
·         Le mani non curate
·         La ricrescita dei colpi di sole
·         Quelli che ti parlano troppo vicini
·         Quelli che ti toccano in continuazione e che non rispettano il tuo spazio vitale
·         Quelli che sbattono la bocca quando mangiano la cicca
·         Quelli che hanno la bavetta ai lati della bocca

Se, come si dice, è vero che nel corso degli anni si acuiscono non solo i difetti ma anche tutte le idiosincrasie, data la mia lunghissima black list (oltre ai miei infiniti difetti), non passerò certamente una vecchiaia serena! Tra tutti “i fastidi” ordinatamente elencati posso tollerare, facendo training autogeno e respirando profondamente, quasi tutto, ma ci sono due cose che mi fanno proprio impazzire e di cui non ho il controllo: trattenere la pipì quando mi scappa fortissimo (e tutte le mie amiche e le mie sorelle che hanno assistito a pipì fatte tra due macchine in pieno giorno e scene simili sanno perfettamente di che cosa sto parlando) e essere svegliata traumaticamente dal telefono o dal campanello. Che io abbia davvero bisogno degli psicologi improvvisati che hanno sempre una spiegazione freudiana?





6 commenti:

  1. Carino sapere che c'è anche qualcun altro che ama scrivere. Mi fai venire voglia di riprendere. Brava Ale. Simpatica e brava. Tony G

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    1. E perchè mai non dovresti?? Dai dai apri un blog! Io ti seguo sicuramente!!! Grazie e un bacione Tony G.!!!

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    2. http://orsogrigio4.blogspot.it/

      E' fermo da un annetto...

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    3. Ora lo leggo e poi mi prometti che lo aggiorni!!!!

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  2. aahahah ahahah ahahahah
    Ale mi fai troppo ridere! Io, nella sezione al supermercato, aggiungerei: andare al supermercato e anche fare la spesa, per sicurezza.
    A.

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  3. E no..i radical chic no!!

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