lunedì 26 marzo 2012

La mia mamma è un genio! - La festa di compleanno -




Fino al giorno in cui, di anni ne ho compiuti trenta, ho sempre fatto delle grandi feste di compleanno. Dai trentuno in poi, non si sa bene il perché, ho smesso. Non del tutto in verità, ma le grandi feste con mille persone ora le organizzo per gli altri. Probabilmente ho ereditato la tradizione da Genio, che per chi non avesse seguito le puntate precedenti, è la mia mamma. Genio ha sempre ideato delle feste di compleanno bellissime tanto che tutti i miei amici delle elementari, ritrovati, naturalmente, grazie a quel potente mezzo qual è Facebook, ancora ricordano le strepitose celebrazioni del 13 marzo con la primavera incipiente, gli uccellini cinguettanti di rientro dalla migrazione e una moltitudine di nuovi e divertentissimi giochi. Genio non si limitava a festeggiare la sua bambina con palloncini, marshmallow, candeline sulla torta e canti in coro. Genio doveva creare. E così i miei primi party di compleanno erano l’evento più atteso dell’anno. Nessuno è mai riuscito a replicare, nessuno è mai stato all’altezza delle pensate di Genio. Ora, con il suo permesso, è giunto il momento di condividere e svelare i segreti del suo successo. Per tutte le mamme e future mamme che desiderano che i loro pargoli siano eternamente ricordati per le loro feste di compleanno. E per tutti gli ultratrentenni che dopo la soglia dei trenta continuano a festeggiare.

La corsa nei sacchi

Una vera e propria gara di velocità che prevede una partenza dai blocchi data da uno starter, un traguardo, un vincitore e il fotofinish. Non è propriamente un’ invenzione di Genio ma una “rivisitazione”, dall’alto della sua immensa cultura cinematografica, del cortometraggio muto diretto dai fratelli Lumière nel 1895 “La course en sacs”. Nella storia dello sport, la corsa nei sacchi fu una disciplina dei Giochi Olimpici Estivi del 1904. Ma Genio non era a conoscenza di questo particolare.
Materiale Occorrente: sacchi di iuta o grossi sacchi di patate dopo aver mangiato tutte le patate.
Luogo di svolgimento: un giardino di medie dimensioni o un cortile.
Procedimento: i partecipanti alla gara vengono divisi in batterie da 6 e si piazzano sulla linea di partenza dopo aver infilato le gambe all’interno di un sacco. Quando lo starter decreta l’inizio della gara, gli atleti escono dai blocchi e procedono a saltelli verso il traguardo. I primi due passano al turno successivo e il vincitore della finale diventa il leader di una classifica con un punteggio che verrà incrementato da altre prove multiple.
La bambola pisciata

Altra rivisitazione del “gioco delle sedie” il cui regolamento prevede che vengano disposte in cerchio un numero di sedie equivalente al numero dei partecipanti alla gara meno una. Quando la musica parte tutti i concorrenti devono girare intorno alle sedie fino al momento in cui la musica si ferma senza preavviso e ci si deve sedere nel minor tempo possibile. Colui che rimane senza sedia, a turno, viene eliminato e vince solo chi è riuscito a sedersi tempestivamente quando è rimasta un’unica sedia. La rivisitazione di Genio prevede che non esistano sedie ma una bambola che è bagnata perchè ha appena fatto la pipì.
Materiale Occorrente: una bambola e un po’ d’acqua per bagnarle il culetto; un diffusore di musica;
Luogo di svolgimento: qualsiasi spazio aperto ma anche una stanza all’interno di un’abitazione.
Procedimento: i partecipanti si dispongono in cerchio e seduti a gambe incrociate. Viene selezionato qualcuno a cui affidare la bambola pisciata di cui, nel momento in cui ha inizio la musica, dovrà liberarsi scagliandola velocemente nelle mani del vicino. Quando la musica improvvisamente si ferma, colui che avrà la bambola tra la mani sarà eliminato fino a che non rimarrà il vincitore, l’unico a non essere mai stato sorpreso con la bambola pisciata tra le mani. Il punteggio relativo alla vittoria si sommerà ai punteggi ottenuti nelle altre gare.
Caramelle al volo

E’ il classico gioco di mirare ad un canestro posto al centro di un cerchio umano. Al posto di normali palline vengono utilizzate caramelle confezionate con vari colori.
Materiale Occorrente: un cestino di medie dimensioni; caramelle di vari colori.
Luogo di svolgimento: qualsiasi spazio aperto ma anche una stanza all’interno di un’abitazione.
Procedimento: i partecipanti, dopo essere stati divisi in squadre, si dispongono in cerchio in modo casuale e seduti a gambe incrociate e ad ognuno vengono distribuite 5 caramelle che hanno un colore corrispondente alla squadra di appartenenza. Al centro del cerchio viene posto il cestino o un altro oggetto facente funzione e lo scopo del gioco è quello di tirare una caramella a turno nel cestino cercando di fare canestro. Alla fine, contando le caramelle colorate all’interno del cestino, vince la squadra che è riuscita a centrare il canestro con più caramelle aggiudicandosi il punteggio in palio che verrà sommato ai punteggi delle precedenti gare allungando la classifica.

I numeri nascosti

Non solo prove di destrezza, forza e abilità. Nel genio di Genio ci sono anche i test d’intelligenza, come potrebbe essere altrimenti? Il gioco dei numeri nascosti mette alla prova l’intuito, il colpo d’occhio e il saper far di conto.
Materiale Occorrente: un foglio di carta prestampato contenente filastrocche pensate ad hoc; una matita.
Luogo di svolgimento: qualsiasi spazio aperto anche se è più opportuna una stanza chiusa dove non ci siano rumori per poter agevolare la concentrazione.
Procedimento: i partecipanti vengono divisi in squadre (non le stesse di caramelle al volo) e ad ogni capitano viene distribuito un foglio che contiene dieci frasi. In ciascuna frase sono contenuti dei numeri, nascosti all’interno delle parole e scritti in lettere. Esempio:  
·         in quella tremenda giornata settembrina  ho perso un bottone
·         I venti alisei non esistono a Belluno e a Treviso
Lo scopo del gioco non è solamente quello di individuare il numero all’interno delle parole ma anche di fare la somma esatta dei numeri di ogni frase. Esempio:
·         in quella tremenda giornata settembrina  ho perso un bottone = 3+7+8= 18
·         I venti alisei non esistono a Belluno e a Treviso = 20+6+1+3= 30
Vince la squadra che avrà individuato più numeri svolgendo correttamente l’addizione.

La proclamazione del vincitore

Il vincitore finale è colui che nelle prove multiple è riuscito a ottenere il maggior numero di punti sia nelle gare individuali (corsa nei sacchi e bambola pisciata) che in quelle a squadre (caramelle al volo e numeri nascosti). La cerimonia di premiazione prevede una medaglia per il primo in classifica e una serie di gadget impacchettati sia per il vincitore che per tutti gli altri partecipanti. E, naturalmente, la promessa di una festa così anche l’anno successivo!

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